Commento, spiegazione e studio di Ebrei 10:1-9, verso per verso
Poiché la legge, avendo un'ombra dei futuri beni, non la realtà stessa delle cose, non può mai con quegli stessi sacrifici, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, render perfetti quelli che s'accostano a Dio.
Altrimenti non si sarebb'egli cessato d'offrirli, non avendo più gli adoratori, una volta purificati, alcuna coscienza di peccati?
Invece in quei sacrifici è rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati;
perché è impossibile che il sangue di tori e di becchi tolga i peccati.
Perciò, entrando nel mondo, egli dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo;
non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: Ecco, io vengo (nel rotolo del libro è scritto di me) per fare, o Dio, la tua volontà.
Dopo aver detto prima: Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici, né offerte, né olocausti, né sacrifici per il peccato (i quali sono offerti secondo la legge), egli dice poi:
Ecco, io vengo per fare la tua volontà. Egli toglie via il primo per stabilire il secondo.