Commento, spiegazione e studio di Ebrei 11:24-34, verso per verso
Per fede Mosè, divenuto grande, rifiutò d'esser chiamato figliuolo della figliuola di Faraone,
scegliendo piuttosto d'esser maltrattato col popolo di Dio, che di godere per breve tempo i piaceri del peccato;
stimando egli il vituperio di Cristo ricchezza maggiore de' tesori d'Egitto, perché riguardava alla rimunerazione.
Per fede abbandonò l'Egitto, non temendo l'ira del re, perché stette costante, come vedendo Colui che è invisibile.
Per fede celebrò la Pasqua e fece lo spruzzamento del sangue affinché lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti.
Per fede passarono il Mar Rosso come per l'asciutto; il che tentando fare gli Egizi, furono inabissati.
Per fede caddero le mura di Gerico, dopo essere state circuite per sette giorni.
Per fede Raab, la meretrice, non perì coi disubbidienti, avendo accolto le spie in pace.
E che dirò di più? poiché il tempo mi verrebbe meno se narrassi di Gedeone, di Barac, di Sansone, di efte, di Davide, di Samuele e dei profeti,
i quali per fede vinsero regni, operarono giustizia, ottennero adempimento di promesse, turaron le gole di leoni,
spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, guarirono da infermità, divennero forti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri.