Commento, spiegazione e studio di Ebrei 13:10-17, verso per verso
Noi abbiamo un altare del quale non hanno diritto di mangiare quelli che servono il tabernacolo.
Poiché i corpi degli animali il cui sangue è portato dal sommo sacerdote nel santuario come un'offerta per il peccato, sono arsi fuori dal campo.
Perciò anche Gesù, per santificare il popolo col proprio sangue, soffrì fuor della porta.
Usciamo quindi fuori del campo e andiamo a lui, portando il suo vituperio.
Poiché non abbiamo qui una città stabile, ma cerchiamo quella futura.
Per mezzo di lui, dunque, offriam del continuo a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra confessanti il suo nome!
E non dimenticate di esercitar la beneficenza e di far parte agli altri de' vostri beni; perché è di tali sacrifici che Dio si compiace.
Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime, come chi ha da renderne conto; affinché facciano questo con allegrezza e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe d'alcun utile.