Commento, spiegazione e studio di Ebrei 4:1-10, verso per verso
Temiamo dunque che talora, rimanendo una promessa d'entrare nel suo riposo, alcuno di voi non appaia esser rimasto indietro.
Poiché a noi come a loro è stata annunziata una buona novella; ma la parola udita non giovò loro nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano udita.
Poiché noi che abbiam creduto entriamo in quel riposo, siccome Egli ha detto: Talché giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo! E così disse, benché le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo.
Perché in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, è detto così: E Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere;
e in questo passo di nuovo: Non entreranno nel mio riposo!
Poiché dunque è riserbato ad alcuni d'entrarvi e quelli ai quali la buona novella fu prima annunziata non v'entrarono a motivo della loro disubbidienza,
Egli determina di nuovo un giorno "Oggi" dicendo nei Salmi, dopo lungo tempo, come s'è detto dianzi: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori!
Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Iddio non avrebbe di poi parlato d'un altro giorno.
Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio;
poiché chi entra nel riposo di Lui si riposa anch'egli dalle opere proprie, come Dio si riposò dalle sue.