Commento, spiegazione e studio di Ebrei 9:11-18, verso per verso
Ma venuto Cristo, Sommo Sacerdote dei futuri beni, egli, attraverso il tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto con mano, vale a dire, non di questa creazione,
e non mediante il sangue di becchi e di vitelli, ma mediante il proprio sangue, è entrato una volta per sempre nel santuario, avendo acquistata una redenzione eterna.
Perché, se il sangue di becchi e di tori e la cenere d'una giovenca sparsa su quelli che son contaminati santificano in modo da dar la purità della carne,
quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d'ogni colpa a io, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire all'Iddio vivente?
Ed è per questa ragione che egli è mediatore d'un nuovo patto, affinché, avvenuta la sua morte per la redenzione delle trasgressioni commesse sotto il primo patto, i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa.
Infatti, dove c'è un testamento, bisogna che sia accertata la morte del testatore.
Perché un testamento è valido quand'è avvenuta la morte; poiché non ha valore finché vive il testatore.
Ond'è che anche il primo patto non è stato inaugurato senza sangue.