Commento, spiegazione e studio di Ecclesiaste 2:10-11, verso per verso
Di tutto quello che i miei occhi desideravano io nulla rifiutai loro; non privai il cuore d'alcuna gioia; oiché il mio cuore si rallegrava d'ogni mia fatica, ed è la ricompensa che m'è toccata d'ogni mia fatica.
Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte, e la fatica che avevo durata a farle, ed ecco che tutto era vanità e un correr dietro al vento, e che non se ne trae alcun profitto sotto il sole.