Commento, spiegazione e studio di Ecclesiaste 5:13-20, verso per verso
V'è un male grave ch'io ho visto sotto il sole; delle ricchezze conservate dal loro possessore, per sua sventura.
Queste ricchezze vanno perdute per qualche avvenimento funesto; e se ha generato un figliuolo, questi resta con nulla in mano.
Uscito ignudo dal seno di sua madre, quel possessore se ne va com'era venuto; e di tutta la sua fatica non può prender nulla da portar seco in mano.
Anche questo è un male grave: ch'ei se ne vada tal e quale era venuto; e qual profitto gli viene dall'aver faticato per il vento?
E per di più, durante tutta la vita egli mangia nelle tenebre, e ha molti fastidi, malanni e crucci.
Ecco quello che ho veduto: buona e bella cosa è per l'uomo mangiare, bere, godere del benessere in mezzo a tutta la fatica ch'ei dura sotto il sole, tutti i giorni di vita che Dio gli ha dati; poiché questa è la sua parte.
E ancora se Dio ha dato a un uomo delle ricchezze e dei tesori, e gli ha dato potere di goderne, di prenderne la sua parte e di gioire della sua fatica, è questo un dono di Dio;
poiché un tal uomo non si ricorderà troppo dei giorni della sua vita, giacché Dio gli concede gioia nel cuore.