Commento, spiegazione e studio di Ecclesiaste 9:1-6, verso per verso
Sì, io ho applicato a tutto questo il mio cuore, e ho cercato di chiarirlo: che cioè i giusti e i savi e le loro opere sono nelle mani di Dio; l'uomo non sa neppure se amerà o se odierà; tutto è possibile.
Tutto succede ugualmente a tutti; la medesima sorte attende il giusto e l'empio, il buono e puro e l'impuro, chi offre sacrifizi e chi non li offre; tanto è il buono quanto il peccatore, tanto è colui che giura quanto chi teme di giurare.
Questo è un male fra tutto quello che si fa sotto il sole: che tutti abbiano una medesima sorte; e così il cuore dei figliuoli degli uomini è pieno di malvagità e hanno la follia nel cuore mentre vivono; poi, se ne vanno ai morti.
Per chi è associato a tutti gli altri viventi c'è speranza; perché un cane vivo val meglio d'un leone morto.
Difatti, i viventi sanno che morranno; ma i morti non sanno nulla, e non v'è più per essi alcun salario; oiché la loro memoria è dimenticata.
E il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ed essi non hanno più né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole.