Commento, spiegazione e studio di Esdra 1:5-11, verso per verso
Allora i capi famiglia di Giuda e di Beniamino, i sacerdoti e i Leviti, tutti quelli ai quali Iddio avea destato lo spirito, si levarono per andare a ricostruire la casa dell'Eterno ch'è a Gerusalemme.
E tutti i loro vicini d'ogn'intorno li fornirono d'oggetti d'argento, d'oro, di doni in natura, di bestiame, di cose preziose, oltre a tutte le offerte volontarie.
Il re Ciro trasse fuori gli utensili della casa dell'Eterno che Nebucadnetsar avea portati via da erusalemme e posti nella casa del suo dio.
Ciro, re di Persia, li fece ritirare per mezzo di Mithredath, il tesoriere, che li consegnò a Sceshbatsar, principe di Giuda.
Eccone il numero: trenta bacini d'oro, mille bacini d'argento, ventinove coltelli,
trenta coppe d'oro, quattrocentodieci coppe d'argento di second'ordine, mille altri utensili.
Tutti gli oggetti d'oro e d'argento erano in numero di cinquemila quattrocento. Sceshbatsar li riportò tutti, quando gli esuli furon ricondotti da Babilonia a Gerusalemme.