Commento, spiegazione e studio di Esdra 5:7-17, verso per verso
Gl'inviarono un rapporto così concepito: "Al re Dario, perfetta salute!
Sappia il re che noi siamo andati nella provincia di Giuda, alla casa del gran Dio. Essa si costruisce con blocchi di pietra, e nelle pareti s'interpongono de' legnami; l'opera vien fatta con cura e progredisce elle loro mani.
Noi abbiamo interrogato quegli anziani, e abbiam parlato loro così: Chi v'ha dato ordine di edificare questa casa e di rialzare queste mura?
Abbiamo anche domandato loro i loro nomi per notificarteli, mettendo in iscritto i nomi degli uomini che stanno loro a capo.
E questa è la risposta che ci hanno data: Noi siamo i servi dell'Iddio del cielo e della terra, e riedifichiamo la casa ch'era stata edificata già molti anni fa: un gran re d'Israele l'aveva edificata e compiuta.
Ma avendo i nostri padri provocato ad ira l'Iddio del cielo, Iddio li diede in mano di Nebucadnetsar, re di Babilonia, il Caldeo, il quale distrusse questa casa, e menò il popolo in cattività a Babilonia.
Ma il primo anno di Ciro, re di Babilonia, il re Ciro die' ordine che questa casa di Dio fosse riedificata.
E il re Ciro trasse pure dal tempio di Babilonia gli utensili d'oro e d'argento della casa di Dio, che ebucadnetsar avea portati via dal tempio di Gerusalemme e trasportati nel tempio di Babilonia; li fece onsegnare a uno chiamato Sceshbatsar, ch'egli aveva fatto governatore, e gli disse:
Prendi questi utensili, va' a riporli nel tempio di Gerusalemme, e la casa di Dio sia riedificata dov'era.
Allora lo stesso Sceshbatsar venne e gettò le fondamenta della casa di Dio a Gerusalemme; da quel tempo fino ad ora essa è in costruzione, ma non è ancora finita.
Or dunque, se così piaccia al re, si faccian delle ricerche nella casa dei tesori del re a Babilonia, per accertare se vi sia stato un ordine dato dal re Ciro per la costruzione di questa casa a Gerusalemme; e ci trasmetta il re il suo beneplacito a questo riguardo".