Commento, spiegazione e studio di Esodo 13:3-14, verso per verso
E Mosè disse al popolo: "Ricordatevi di questo giorno, nel quale siete usciti dall'Egitto, dalla casa di servitù; poiché l'Eterno vi ha tratti fuori di questo luogo, con mano potente; non si mangi pane lievitato.
Voi uscite oggi, nel mese di Abib.
Quando dunque l'Eterno ti avrà introdotto nel paese dei Cananei, degli Hittei, degli Amorei, degli Hivvei e dei Gebusei che giurò ai tuoi padri di darti, paese ove scorre il latte e il miele, osserva questo rito, in questo mese.
Per sette giorni mangia pane senza lievito; e il settimo giorno si faccia una festa all'Eterno.
Si mangi pane senza lievito per sette giorni; e non si vegga pan lievitato presso di te, né si vegga lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini.
E in quel giorno tu spiegherai la cosa al tuo figliuolo, dicendo: Si fa così, a motivo di quello che l'Eterno fece per me quand'uscii dall'Egitto.
E ciò ti sarà come un segno sulla tua mano, come un ricordo fra i tuoi occhi, affinché la legge dell'Eterno sia nella tua bocca; poiché l'Eterno ti ha tratto fuori dall'Egitto con mano potente.
Osserva dunque questa istituzione, al tempo fissato, d'anno in anno".
"Quando l'Eterno t'avrà introdotto nel paese dei Cananei, come giurò a te e ai tuoi padri, e te lo avrà dato,
consacra all'Eterno ogni fanciullo primogenito e ogni primo parto del bestiame che t'appartiene: i maschi saranno dell'Eterno.
Ma riscatta ogni primo parto dell'asino con un agnello; e se non lo vuoi riscattare, fiaccagli il collo; iscatta anche ogni primogenito dell'uomo fra i tuoi figliuoli.
E quando, in avvenire, il tuo figliuolo t'interrogherà, dicendo: Che significa questo? gli risponderai: L'Eterno ci trasse fuori dall'Egitto, dalla casa di servitù, con mano potente;