Commento, spiegazione e studio di Esodo 15:1-9, verso per verso
Allora Mosè e i figliuoli d'Israele cantarono questo cantico all'Eterno, e dissero così: "Io cantero all'Eterno perché si è sommamente esaltato; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere.
L'Eterno è la mia forza e l'oggetto del mio cantico; egli è stato la mia salvezza. Questo è il mio Dio, io lo glorificherò; è l'Iddio di mio padre, io lo esalterò.
L'Eterno è un guerriero, il suo nome è l'Eterno.
Egli ha gettato in mare i carri di Faraone e il suo esercito, e i migliori suoi condottieri sono stati sommersi nel mar Rosso.
Gli abissi li coprono; sono andati a fondo come una pietra.
La tua destra, o Eterno, è mirabile per la sua forza, la tua destra, o Eterno, schiaccia i nemici.
Con la grandezza della tua maestà, tu rovesci i tuoi avversari; tu scateni la tua ira, essa li consuma come stoppia.
Al soffio delle tue nari le acque si sono ammontate, le onde si son drizzate come un muro, i flutti si sono assodati nel cuore del mare.
Il nemico diceva: "Inseguirò, raggiungerò, dividerò le spoglie, la mia brama si sazierà su loro; guainerò la mia spada, la mia mano li sterminerà";