Commento, spiegazione e studio di Esodo 16:13-21, verso per verso
E avvenne, verso sera, che saliron delle quaglie, che ricopersero il campo; e, la mattina, c'era uno strato di rugiada intorno al campo.
E quando lo strato di rugiada fu sparito, ecco sulla faccia del deserto una cosa minuta, tonda, minuta come brina sulla terra.
E i figliuoli d'Israele, veduta che l'ebbero, dissero l'uno all'altro: "Che cos'è?" perché non sapevan che cosa fosse. E Mosè disse loro: "Questo è il pane che l'Eterno vi dà a mangiare.
Ecco quel che l'Eterno ha comandato: Ne raccolga ognuno quanto gli basta per il suo nutrimento: un mer a testa, secondo il numero delle vostre persone; ognuno ne pigli per quelli che sono nella sua tenda".
I figliuoli d'Israele fecero così, e ne raccolsero gli uni più e gli altri meno.
Lo misurarono con l'omer, e chi ne aveva raccolto molto non n'ebbe di soverchio; e chi ne aveva raccolto poco non n'ebbe penuria. Ognuno ne raccolse quanto gliene abbisognava per il suo nutrimento.
E Mosè disse loro: "Nessuno ne serbi fino a domattina".
Ma alcuni non ubbidirono a Mosè, e ne serbarono fino all'indomani; e quello inverminì e mandò fetore; e Mosè s'adirò contro costoro.
Così lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno nella misura che bastava al suo nutrimento; e quando il sole si faceva caldo, quello si struggeva.