Commento, spiegazione e studio di Esodo 19:14-25, verso per verso
E Mosè scese dal monte verso il popolo; santificò il popolo, e quelli si lavarono le vesti.
Ed egli disse al popolo: "Siate pronti fra tre giorni; non v'accostate a donna".
Il terzo giorno, come fu mattino, cominciaron de' tuoni, de' lampi, apparve una folta nuvola sul monte, e s'udì un fortissimo suon di tromba; e tutto il popolo ch'era nel campo, tremò.
E Mosè fece uscire il popolo dal campo per menarlo incontro a Dio; e si fermarono appiè del monte.
Or il monte Sinai era tutto fumante, perché l'Eterno v'era disceso in mezzo al fuoco; e il fumo ne saliva come il fumo d'una fornace, e tutto il monte tremava forte.
Il suon della tromba s'andava facendo sempre più forte; Mosè parlava, e Dio gli rispondeva con una voce.
L'Eterno dunque scese sul monte Sinai, in vetta al monte; e l'Eterno chiamò Mosè in vetta al monte, e osè vi salì.
E l'Eterno disse a Mosè: "Scendi, avverti solennemente il popolo onde non faccia irruzione verso l'Eterno per guardare, e non n'abbiano a perire molti.
E anche i sacerdoti che si appressano all'Eterno, si santifichino, affinché l'Eterno non si avventi contro a loro".
Mosè disse all'Eterno: "Il popolo non può salire sul monte Sinai, poiché tu ce l'hai divietato dicendo: Poni de' limiti attorno al monte, e santificalo".
Ma l'Eterno gli disse: "Va', scendi abbasso; poi salirai tu, e Aaronne teco; ma i sacerdoti e il popolo non facciano irruzione per salire verso l'Eterno, onde non s'avventi contro a loro".
Mosè discese al popolo e glielo disse.