Commento, spiegazione e studio di Esodo 23:10-19, verso per verso
Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai i frutti;
ma il settimo anno la lascerai riposare e rimanere incolta; i poveri del tuo popolo ne godranno, e le bestie della campagna mangeranno quel che rimarrà. Lo stesso farai della tua vigna e de' tuoi ulivi.
Per sei giorni farai il tuo lavoro; ma il settimo giorno ti riposerai, affinché il tuo bue e il tuo asino possano riposarsi, e il figliuolo della tua serva e il forestiero possano riprender fiato.
Porrete ben mente a tutte le cose che io vi ho dette, e non pronunzierete il nome di dèi stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca.
Tre volte all'anno mi celebrerai una festa.
Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane senza lievito, come te l'ho ordinato, al empo stabilito del mese di Abib, perché in quel mese tu uscisti dal paese d'Egitto; e nessuno comparirà dinanzi a me a mani vuote.
Osserverai la festa della mietitura, delle primizie del tuo lavoro, di quello che avrai seminato nei campi; e la festa della raccolta, alla fine dell'anno, quando avrai raccolto dai campi i frutti del tuo lavoro.
Tre volte all'anno tutti i maschi compariranno davanti al Signore, l'Eterno.
Non offrirai il sangue della mia vittima insieme con pane lievitato; e il grasso dei sacrifizi della mia festa non sarà serbato durante la notte fino al mattino.
Porterai alla casa dell'Eterno, ch'è il tuo Dio, le primizie de' primi frutti della terra. Non farai cuocere il capretto nel latte di sua madre.