Commento, spiegazione e studio di Esodo 31:1-17, verso per verso
L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo: "Vedi, io ho chiamato per nome Betsaleel,
figliuolo di Uri, figliuolo di Hur, della tribù di Giuda;
e l'ho ripieno dello spirito di Dio, di abilità, d'intelligenza e di sapere per ogni sorta di lavori,
per concepire opere d'arte, per lavorar l'oro, l'argento e il rame,
per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori.
Ed ecco, gli ho dato per compagno Oholiab, figliuolo di Ahisamac, della tribù di Dan; e ho messo sapienza nella mente di tutti gli uomini abili, perché possan fare tutto quello che t'ho ordinato:
la tenda di convegno, l'arca per la testimonianza, il propiziatorio che vi dovrà esser sopra, e tutti gli arredi della tenda; la tavola e i suoi utensili,
il candelabro d'oro puro e tutti i suoi utensili,
l'altare dei profumi, l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base,
i paramenti per le cerimonie, i paramenti sacri per il sacerdote Aaronne e i paramenti dei suoi figliuoli per esercitare il sacerdozio,
l'olio dell'unzione e il profumo fragrante per il luogo santo. Faranno tutto conformemente a quello che ho ordinato".
L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:
"Quanto a te, parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Badate bene d'osservare i miei sabati, perché il sabato è un segno fra me e voi per tutte le vostre generazioni, affinché conosciate che io sono l'Eterno che vi santifica.
Osserverete dunque il sabato, perché è per voi un giorno santo; chi lo profanerà dovrà esser messo a morte; chiunque farà in esso qualche lavoro sarà sterminato di fra il suo popolo.
Si lavorerà sei giorni; ma il settimo giorno è un sabato di solenne riposo, sacro all'Eterno; chiunque farà qualche lavoro nel giorno del sabato dovrà esser messo a morte.
I figliuoli d'Israele quindi osserveranno il sabato, celebrandolo di generazione in generazione come un patto perpetuo.
Esso è un segno perpetuo fra me e i figliuoli d'Israele; poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno cessò di lavorare, e si riposò".