Commento, spiegazione e studio di Esodo 32:21-28, verso per verso
E Mosè disse ad Aaronne: "Che t'ha fatto questo popolo, che gli hai tirato addosso un sì gran peccato?"
Aaronne rispose: "L'ira del mio signore non s'infiammi; tu conosci questo popolo, e sai ch'è inclinato al male.
Essi m'hanno detto: Facci un di che ci vada dinanzi; poiché, quanto Mosè, a quest'uomo che ci ha tratti dal paese d'Egitto, non sappiamo che ne sia stato.
E io ho detto loro: Chi ha dell'oro se lo levi di dosso! Essi me l'hanno dato; io l'ho buttato nel fuoco, e n'è venuto fuori questo vitello".
Quando Mosè vide che il popolo era senza freno e che Aaronne lo avea lasciato sfrenarsi esponendolo all'obbrobrio de' suoi nemici,
si fermò all'ingresso del campo, e disse: "Chiunque è per l'Eterno, venga a me!" E tutti i figliuoli di evi si radunarono presso a lui.
Ed egli disse loro: "Così dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Ognun di voi si metta la spada al fianco; passate e ripassate nel campo, da una porta all'altra d'esso, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l'amico, ciascuno il vicino!"
I figliuoli di Levi eseguirono l'ordine di Mosè e in quel giorno caddero circa tremila uomini.