Commento, spiegazione e studio di Esodo 39:6-14, verso per verso
Poi lavorarono le pietre d'onice, incastrate in castoni d'oro, sulle quali incisero i nomi de' figliuoli d'Israele, come s'incidono i sigilli.
E le misero sulle spallette dell'efod, come pietre di ricordanza per i figliuoli d'Israele, nel modo che l'Eterno aveva ordinato a Mosè.
Poi si fece il pettorale, artisticamente lavorato, come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto.
Il pettorale era quadrato; e lo fecero doppio; avea la lunghezza d'una spanna e una spanna di larghezza; ra doppio.
E v'incastonarono quattro ordini di pietre; nel primo ordine v'era un sardonio, un topazio e uno smeraldo;
nel secondo ordine, un rubino, uno zaffiro, un calcedonio;
nel terzo ordine, un'opale, un'agata, un'ametista;
nel quarto ordine, un grisolito, un onice e un diaspro. Queste pietre erano incastrate nei loro castoni d'oro.
E le pietre corrispondevano ai nomi dei figliuoli d'Israele, ed erano dodici, secondo i loro nomi; erano incise come de' sigilli, ciascuna col nome d'una delle dodici tribù.