Commento, spiegazione e studio di Esodo 6:1-9, verso per verso
L'Eterno disse a Mosè: "Ora vedrai quello che farò a Faraone; perché, forzato da una mano potente, li lascerà andare; anzi, forzato da una mano potente, li caccerà dal suo paese".
E Dio parlò a Mosè, e gli disse:
"Io sono l'Eterno, e apparii ad Abrahamo, ad Isacco e a Giacobbe, come l'Iddio onnipotente; ma non fui conosciuto da loro sotto il mio nome di Eterno.
Stabilii pure con loro il mio patto, promettendo di dar loro il paese di Canaan, il paese dei loro pellegrinaggi, nel quale soggiornavano.
Ed ho anche udito i gemiti de' figliuoli d'Israele che gli Egiziani tengono in schiavitù, e mi son ricordato del mio patto.
Perciò di' ai figliuoli d'Israele: Io sono l'Eterno, vi sottrarrò ai duri lavori di cui vi gravano gli giziani, vi emanciperò dalla loro schiavitù, e vi redimerò con braccio steso e con grandi giudizi.
E vi prenderò per mio popolo, e sarò vostro Dio; e voi conoscerete che io sono l'Eterno, il vostro Dio, che vi sottrae ai duri lavori impostivi dagli Egiziani.
E v'introdurrò nel paese, che giurai di dare ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe; e ve lo darò come possesso ereditario: io sono l'Eterno".
E Mosè parlò a quel modo ai figliuoli d'Israele; ma essi non dettero ascolto a Mosè, a motivo dell'angoscia dello spirito loro e della loro dura schiavitù.