Commento, spiegazione e studio di Esodo 9:13-21, verso per verso
Poi l'Eterno disse a Mosè: "Lèvati di buon mattino, presentati a Faraone, e digli: Così dice l'Eterno, l'Iddio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, perché mi serva;
poiché questa volta manderò tutte le mie piaghe sul tuo cuore, sui tuoi servitori e sul tuo popolo, ffinché tu conosca che non c'è nessuno simile a me su tutta la terra.
Che se ora io avessi steso la mia mano e avessi percosso di peste te e il tuo popolo, tu saresti stato sterminato di sulla terra.
Ma no; io t'ho lasciato sussistere per questo: per mostrarti la mia potenza, e perché il mio nome sia divulgato per tutta la terra.
E ti opponi ancora al mio popolo per non lasciarlo andare?
Ecco, domani, verso quest'ora, io farò cadere una grandine così forte, che non ce ne fu mai di simile in gitto, da che fu fondato, fino al dì d'oggi.
Or dunque manda a far mettere al sicuro il tuo bestiame e tutto quello che hai per i campi. La grandine cadrà su tutta la gente e su tutti gli animali che si troveranno per i campi e non saranno stati raccolti in casa, e morranno".
Fra i servitori di Faraone, quelli che temettero la parola dell'Eterno fecero rifugiare nelle case i loro servitori e il loro bestiame;
ma quelli che non fecero conto della parola dell'Eterno, lasciarono i loro servitori e il loro bestiame per i campi.