Commento, spiegazione e studio di Ester 8:3-6, verso per verso
Poi Ester parlò di nuovo in presenza del re, gli si gittò ai piedi, e lo supplicò con le lacrime agli occhi d'impedire gli effetti della malvagità di Haman l'Agaghita, e delle trame ch'egli aveva ordite contro i Giudei.
Allora il re stese lo scettro d'oro verso Ester; ed Ester s'alzò, rimase in piedi davanti al re,
e disse: "Se così piace al re, se io ho trovato grazia agli occhi suoi, se la cosa gli par giusta, e se io gli sono gradita, si scriva per revocare le lettere scritte da Haman, figliuolo di Hammedatha, l'Agaghita, col perfido disegno di far perire i Giudei che sono in tutte le province del re.
Perché come potrei io reggere a vedere la calamità che colpirebbe il mio popolo? Come potrei reggere a vedere la distruzione della mia stirpe?"