Commento, spiegazione e studio di Ezechiele 11:13-21, verso per verso
Or avvenne che, come io profetavo a Pelatia, figliuolo di Benaia, morì; e io mi gettai con la faccia a erra, e gridai ad alta voce: "Ahimè, Signore, Eterno, farai tu una completa distruzione di quel che rimane d'Israele?"
E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini:
"Figliuol d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado e tutta quanta la casa d'Israele son quelli ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: Statevene lontani dall'Eterno! a noi è dato il possesso del paese.
Perciò di': Così parla il Signore, l'Eterno: Benché io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi per i paesi, io sarò per loro, per qualche tempo, un santuario nei paesi dove sono andati.
Perciò di': Così parla il Signore, l'Eterno: Io vi raccoglierò di fra i popoli, vi radunerò dai paesi dove siete stati dispersi, e vi darò il suolo d'Israele.
E quelli vi verranno, e ne torranno via tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni.
E io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, torrò via dalla loro carne il cuore di pietra, e darò loro un cuor di carne,
perché camminino secondo le mie prescrizioni, e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; ed essi saranno il mio popolo, e io sarò il loro Dio.
Ma quanto a quelli il cui cuore segue l'affetto che hanno alle loro cose esecrande e alle loro abominazioni, io farò ricadere sul loro capo la loro condotta, dice il Signore, l'Eterno".