Commento, spiegazione e studio di Ezechiele 16:6-16, verso per verso
E io ti passai accanto, vidi che ti dibattevi nel sangue, e ti dissi: Vivi, tu che sei nel sangue! E ti ripetei: Vivi, tu che sei nel sangue!
Io ti farò moltiplicare per miriadi, come il germe dei campi. E tu ti sviluppasti, crescesti, giungesti al colmo della bellezza, il tuo seno si formò, la tua capigliatura crebbe abbondante, ma tu eri nuda e scoperta.
Io ti passai accanto, ti guardai, ed ecco il tuo tempo era giunto: il tempo degli amori; io stesi su di te il lembo della mia veste e copersi la tua nudità; ti feci un giuramento, fermai un patto con te, dice il Signore, l'Eterno, e tu fosti mia.
Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue che avevi addosso, e ti unsi con olio.
Ti misi delle vesti ricamate, de' calzari di pelle di tasso, ti cinsi il capo di lino fino, ti ricopersi di seta.
Ti fornii d'ornamenti, ti misi dei braccialetti ai polsi, e una collana al collo.
Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi, e una magnifica corona in capo.
Così fosti adorna d'oro e d'argento, e fosti vestita di lino fino, di seta e di ricami; e tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti sommamente bella, e giungesti fino a regnare.
E la tua fama si sparse fra le nazioni, per la tua bellezza; poich'essa era perfetta, avendoti io coperta della mia magnificenza, dice il Signore, l'Eterno.
Ma tu confidasti nella tua bellezza, e ti prostituisti in grazie della tua fama, e prodigasti le tue prostituzioni ad ogni passante, a chi voleva.
Tu prendesti delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi parati di vari colori, e quivi ti prostituisti: cose tali, che non ne avvennero mai, e non ne avverranno più.