Commento, spiegazione e studio di Ezechiele 16:8-32, verso per verso
Io ti passai accanto, ti guardai, ed ecco il tuo tempo era giunto: il tempo degli amori; io stesi su di te il lembo della mia veste e copersi la tua nudità; ti feci un giuramento, fermai un patto con te, dice il Signore, l'Eterno, e tu fosti mia.
Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue che avevi addosso, e ti unsi con olio.
Ti misi delle vesti ricamate, de' calzari di pelle di tasso, ti cinsi il capo di lino fino, ti ricopersi di seta.
Ti fornii d'ornamenti, ti misi dei braccialetti ai polsi, e una collana al collo.
Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi, e una magnifica corona in capo.
Così fosti adorna d'oro e d'argento, e fosti vestita di lino fino, di seta e di ricami; e tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti sommamente bella, e giungesti fino a regnare.
E la tua fama si sparse fra le nazioni, per la tua bellezza; poich'essa era perfetta, avendoti io coperta della mia magnificenza, dice il Signore, l'Eterno.
Ma tu confidasti nella tua bellezza, e ti prostituisti in grazie della tua fama, e prodigasti le tue prostituzioni ad ogni passante, a chi voleva.
Tu prendesti delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi parati di vari colori, e quivi ti prostituisti: cose tali, che non ne avvennero mai, e non ne avverranno più.
Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io t'avevo dati, te ne facesti delle immagini d'uomo, e ad esse ti prostituisti;
e prendeste le tue vesti ricamate e ne ricopristi quelle immagini, dinanzi alle quali tu ponesti il mio olio e il mio profumo.
Parimenti il mio pane che t'avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele con cui ti nutrivo, tu li ponesti davanti a loro, come un profumo di soave odore. Questo si fece! dice il Signore, l'Eterno.
Prendesti inoltre i tuoi figliuoli e le tue figliuole che mi avevi partoriti, e li offristi loro in sacrificio, perché li divorassero. Non bastavan esse le tue prostituzioni,
perché tu avessi anche a scannare i miei figliuoli, e a darli loro facendoli passare per il fuoco?
E in mezzo a tutte le tue abominazioni e alle tue prostituzioni, non ti sei ricordata de' giorni della tua giovinezza, quand'eri nuda, scoperta, e ti dibattevi nel sangue.
Ora dopo tutta la tua malvagità guai! guai a te! dice il Signore, l'Eterno,
ti sei costruita un bordello, e ti sei fatto un alto luogo in ogni piazza pubblica:
hai costruito un alto luogo a ogni capo di strada, hai reso abominevole la tua bellezza, ti sei offerta ad ogni passante, ed hai moltiplicato le tue prostituzioni.
Ti sei pure prostituita agli Egiziani, tuoi vicini dalle membra vigorose, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocarmi ad ira.
Perciò, ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la provvisione che ti avevo fissata, e t'ho abbandonata in balìa delle figliuole dei Filistei, che t'odiano e hanno vergogna della tua condotta scellerata.
Non sazia ancora, ti sei pure prostituita agli Assiri; ti sei prostituita a loro; e neppure allora sei stata sazia;
e hai moltiplicato le tue prostituzioni col paese di Canaan fino in Caldea, e neppure con questo sei stata sazia.
Com'è vile il tuo cuore, dice il Signore, l'Eterno, a ridurti a fare tutte queste cose, da sfacciata rostituta!
Quando ti costruivi il bordello a ogni capo di strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni piazza pubblica, tu non eri come una prostituta, giacché sprezzavi il salario,
ma come una donna adultera, che riceve gli stranieri invece del suo marito.