Commento, spiegazione e studio di Ezechiele 24:3-13, verso per verso
E proponi una parabola a questa casa ribelle, e di' loro: Così parla il Signore, l'Eterno: Metti, metti la pentola al fuoco, e versaci dentro dell'acqua;
raccoglici dentro i pezzi di carne, tutti i buoni pezzi, coscia e spalla; riempila d'ossa scelte.
Prendi il meglio del gregge, ammonta sotto la pentola le legna per far bollire le ossa; falla bollire a gran bollore, affinché anche le ossa che ci son dentro, cuociano.
Perciò, così parla il Signore, l'Eterno: Guai alla città sanguinaria, pentola piena di verderame, il cui verderame non si stacca! Vuotala de' pezzi, uno a uno, senza tirare a sorte!
Poiché il sangue che ha versato è in mezzo a lei; essa lo ha posto sulla roccia nuda; non l'ha sparso in terra, per coprirlo di polvere.
Per eccitare il furore, per farne vendetta, ho fatto mettere quel sangue sulla roccia nuda, perché non fosse coperto.
Perciò, così parla il Signore, l'Eterno: Guai alla città sanguinaria! Anch'io voglio fare un gran fuoco!
Ammonta le legna, fa' levar la fiamma, fa' cuocer bene la carne, fa' struggere il grasso, e fa' che le ossa si consumino!
Poi metti la pentola vuota sui carboni perché si riscaldi e il suo rame diventi rovente, affinché la sua impurità si strugga in mezzo ad essa, e il suo verderame sia consumato.
Ogni sforzo è inutile; il suo abbondante verderame non si stacca; il suo verderame non se n'andrà che mediante il fuoco.
V'è della scelleratezza nella tua impurità; poiché io t'ho voluto purificare e tu non sei diventata pura; on sarai più purificata dalla tua impurità, finché io non abbia sfogato su di te il mio furore.