Commento, spiegazione e studio di Ezechiele 26:1-6, verso per verso
E avvenne, l'anno undecimo, il primo giorno del mese, che la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini:
"Figliuol d'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: Ah! Ah! è infranta colei ch'era la porta dei popoli! La gente si volge verso di me! Io mi riempirò di lei ch'è deserta!
perciò così parla il Signore, l'Eterno: Eccomi contro di te, o Tiro! Io farò salire contro di te molti popoli, come il mare fa salire le proprie onde.
Ed essi distruggeranno le mura di Tiro, e abbatteranno le sue torri: io spazzerò via di su lei la sua polvere, e farò di lei una roccia nuda.
Ella sarà, in mezzo al mare, un luogo da stender le reti, poiché son io quegli che ho parlato, dice il ignore, l'Eterno; ella sarà abbandonata al saccheggio delle nazioni;
e le sue figliuole che sono nei campi saranno uccise dalla spada, e quei di Tiro sapranno che io sono l'Eterno.