Commento, spiegazione e studio di Ezechiele 26:7-14, verso per verso
Poiché così dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io fo venire dal settentrione contro Tiro, Nebucadnetsar, re di Babilonia, il re dei re, con de' cavalli, con de' carri e con de' cavalieri, e una gran folla di gente.
Egli ucciderà con la spada le tue figliuole che sono nei campi, farà contro di te delle torri, innalzerà contro di te de' bastioni, leverà contro di te le targhe;
dirigerà contro le tue mura i suoi arieti, e coi suoi picconi abbatterà le tue torri.
La moltitudine de' suoi cavalli sarà tale che la polvere sollevata da loro ti coprirà; lo strepito de' suoi cavalieri, delle sue ruote e de' suoi carri, farà tremare le tue mura, quand'egli entrerà per le tue porte, come s'entra in una città dove s'è aperta una breccia.
Con gli zoccoli de' suoi cavalli egli calpesterà tutte le tue strade; ucciderà il tuo popolo con la spada, e le colonne in cui riponi la tua forza cadranno a terra.
Essi faran lor bottino delle tue ricchezze, saccheggeranno le tue mercanzie; abbatteranno le tue mura, distruggeranno le tue case deliziose, e getteranno in mezzo alle acque le tue pietre, il tuo legname, la tua polvere.
Io farò cessare il rumore de' tuoi canti, e il suono delle tue arpe non s'udrà più.
E ti ridurrò ad essere una roccia nuda; tu sarai un luogo da stendervi le reti; tu non sarai più riedificata, perché io, l'Eterno, son quegli che ho parlato, dice il Signore, l'Eterno.