Commento, spiegazione e studio di Ezechiele 40:1-2, verso per verso
L'anno venticinquesimo della nostra cattività, al principio dell'anno, il decimo giorno del mese, quattordici anni dopo la presa della città, in quello stesso giorno, la mano dell'Eterno fu sopra me, ed egli mi trasportò nel paese d'Israele.
In una visione divisione divina mi trasportò là, e mi posò sopra un monte altissimo, sul quale stava, dal lato di mezzogiorno, come la costruzione d'una città.