Commento, spiegazione e studio di Ezechiele 43:1-9, verso per verso
Poi mi condusse alla porta, alla porta che guardava a oriente.
Ed ecco, la gloria dell'Iddio d'Israele veniva dal lato d'oriente. La sua voce era come il rumore di grandi acque, e la terra risplendeva della sua gloria.
La visione ch'io n'ebbi era simile a quella ch'io ebbi quando venni per distruggere la città; e queste visioni erano simili a quella che avevo avuta presso il fiume Kebar; e io caddi sulla mia faccia.
E la gloria dell'Eterno entrò nella casa per la via della porta che guardava a oriente.
Lo spirito mi levò in alto, e mi menò nel cortile interno; ed ecco, la gloria dell'Eterno riempiva la casa.
Ed io udii qualcuno che mi parlava dalla casa, e un uomo era in piedi presso di me.
Egli mi disse: "Figliuol d'uomo, questo è il luogo del mio trono, e il luogo dove poserò la pianta dei miei piedi; io vi abiterò in perpetuo in mezzo ai figliuoli d'Israele; e la casa d'Israele e i suoi re non contamineranno più il mio santo nome con le loro prostituzioni e con le carogne dei loro re sui loro alti luoghi,
come facevano quando mettevano la loro soglia presso la mia soglia, i loro stipiti presso i miei stipiti, talché non c'era che una parete fra me e loro. Essi contaminavano così il mio santo nome con le abominazioni che commettevano; ond'io li consumai, nella mia ira.
Ora allontaneranno da me le loro prostituzioni e le carogne dei loro re, e io abiterò in mezzo a loro in perpetuo.