Commento, spiegazione e studio di Ezechiele 5:11-17, verso per verso
Perciò, com'è vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, perché tu hai contaminato il mio santuario con tutte le tue infamie e con tutte le tue abominazioni, anch'io ti raderò, l'occhio mio non risparmierà nessuno e anch'io non avrò pietà.
Una terza parte di te morrà di peste, e sarà consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadrà per la spada attorno a te, e ne disperderò a tutti i venti l'altra terza parte, e sguainerò contro ad essa la spada.
Così si sfogherà la mia ira, e io soddisfarò su loro il mio furore, e sarò pago; ed essi conosceranno che io, l'Eterno, ho parlato nella mia gelosia, quando avrò sfogato su loro il mio furore.
E farò di te, sotto gli occhi di tutti i passanti, una desolazione, il vituperio delle nazioni che ti circondano.
E il tuo obbrobrio e la tua ignominia saranno un ammaestramento e un oggetto di stupore per le nazioni che ti circondano, quand'io avrò eseguito su di te i miei giudizi con ira, con furore, con indignati castighi son io l'Eterno, che parlo
quando avrò scoccato contro di loro i letali dardi della fame, apportatori di distruzione e che io tirerò per distruggervi, quando avrò aggravata su voi la fame e vi avrò fatto venir meno il sostegno del pane,
quando avrò mandato contro di voi la fame e le male bestie che ti priveranno de' figliuoli, quando la peste e il sangue saran passati per mezzo a te, e quando io avrò fatto venire su di te la spada. Io, l'Eterno, son quegli che parla!"