Commento, spiegazione e studio di Filippesi 2:6-13, verso per verso
il quale, essendo in forma di Dio non riputò rapina l'essere uguale a Dio,
ma annichilì se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini;
ed essendo trovato nell'esteriore come un uomo, abbassò se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce.
Ed è perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d'ogni nome,
affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra,
e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.
Così, miei cari, come sempre siete stati ubbidienti, non solo come s'io fossi presente, ma molto più adesso che sono assente, compiete la vostra salvezza con timore e tremore;
poiché Dio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per la sua benevolenza.