• Filippesi 3:4

    benché anche nella carne io avessi di che confidarmi. Se qualcun altro pensa aver di che confidarsi nella carne, io posso farlo molto di più;

  • Filippesi 3:5

    io, circonciso l'ottavo giorno, della razza d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo d'ebrei; quanto alla legge, Fariseo;

  • Filippesi 3:6

    quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile.

  • Filippesi 3:7

    Ma le cose che m'eran guadagni, io le ho reputate danno a cagion di Cristo.

  • Filippesi 3:8

    Anzi, a dir vero, io reputo anche ogni cosa essere un danno di fronte alla eccellenza della conoscenza o Cristo Gesù, mio Signore, per il quale rinunziai a tutte codeste cose e le reputo tanta spazzatura affin di guadagnare Cristo,

  • Filippesi 3:9

    e d'esser trovato in lui avendo non una giustizia mia, derivante dalla legge, ma quella che si ha mediante la fede in Cristo; la giustizia che vien da Dio, basata sulla fede;

  • Filippesi 3:10

    in guisa ch'io possa conoscere esso Cristo, e la potenza della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme a lui nella sua morte,

  • Filippesi 3:11

    per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti.

  • Filippesi 3:12

    Non ch'io abbia già ottenuto il premio o che sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il corso se mai io possa afferrare il premio; poiché anch'io sono stato afferrato da Cristo Gesù.

  • Filippesi 3:13

    Fratelli, io non reputo d'avere ancora ottenuto il premio; ma una cosa fo: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno dinanzi,

  • Filippesi 3:14

    proseguo il corso verso la mèta per ottenere il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù.

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