Commento, spiegazione e studio di Galati 3:17-24, verso per verso
Or io dico: Un patto già prima debitamente stabilito da Dio, la legge, che venne quattrocento trent'anni dopo, non lo invalida in guisa da annullare la promessa.
Perché, se l'eredità viene dalla legge, essa non viene più dalla promessa; ora ad Abramo Dio l'ha donata per via di promessa.
Che cos'è dunque la legge? Essa fu aggiunta a motivo delle trasgressioni, finché venisse la progenie alla quale era stata fatta la promessa; e fu promulgata per mezzo d'angeli, per mano d'un mediatore.
Ora, un mediatore non è mediatore d'uno solo; Dio, invece, è uno solo.
La legge è essa dunque contraria alle promesse di Dio? Così non sia; perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sì, la giustizia sarebbe venuta dalla legge;
ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, affinché i beni promessi alla fede in Gesù Cristo fossero dati ai credenti.
Ma prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi in custodia sotto la legge, in attesa della fede che doveva esser rivelata.
Talché la legge è stata il nostro pedagogo per condurci a Cristo, affinché fossimo giustificati per fede.