Commento, spiegazione e studio di Genesi 19:15-22, verso per verso
E come l'alba cominciò ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: "Lèvati, prendi tua moglie e le tue due figliuole che si trovan qui, affinché tu non perisca nel castigo di questa città".
Ma egli s'indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figliuole, perché 'Eterno lo volea risparmiare; e lo menaron via, e lo misero fuori della città.
E avvenne che quando li ebbero fatti uscire, uno di quegli uomini disse: "Sàlvati la vita! non guardare indietro, e non ti fermare in alcun luogo della pianura; sàlvati al monte, che tu non abbia a perire!"
E Lot rispose loro: "No, mio signore!
ecco, il tuo servo ha trovato grazia agli occhi tuoi, e tu hai mostrato la grandezza della tua bontà verso di me conservandomi in vita; ma io non posso salvarmi al monte prima che il disastro mi sopraggiunga, ed io perisca.
Ecco, questa città è vicina da potermici rifugiare, ed è piccola. Deh, lascia ch'io scampi quivi non è essa piccola? e vivrà l'anima mia!"
E quegli a lui: "Ecco, anche questa grazia io ti concedo: di non distruggere la città, della quale hai parlato.
Affrettati, scampa colà, poiché io non posso far nulla finché tu vi sia giunto". Perciò quella città fu chiamata Tsoar.