Commento, spiegazione e studio di Genesi 19:16-25, verso per verso
Ma egli s'indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figliuole, perché 'Eterno lo volea risparmiare; e lo menaron via, e lo misero fuori della città.
E avvenne che quando li ebbero fatti uscire, uno di quegli uomini disse: "Sàlvati la vita! non guardare indietro, e non ti fermare in alcun luogo della pianura; sàlvati al monte, che tu non abbia a perire!"
E Lot rispose loro: "No, mio signore!
ecco, il tuo servo ha trovato grazia agli occhi tuoi, e tu hai mostrato la grandezza della tua bontà verso di me conservandomi in vita; ma io non posso salvarmi al monte prima che il disastro mi sopraggiunga, ed io perisca.
Ecco, questa città è vicina da potermici rifugiare, ed è piccola. Deh, lascia ch'io scampi quivi non è essa piccola? e vivrà l'anima mia!"
E quegli a lui: "Ecco, anche questa grazia io ti concedo: di non distruggere la città, della quale hai parlato.
Affrettati, scampa colà, poiché io non posso far nulla finché tu vi sia giunto". Perciò quella città fu chiamata Tsoar.
Il sole si levava sulla terra quando Lot arrivò a Tsoar.
Allora l'Eterno fece piovere dai cieli su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno;
ed egli distrusse quelle città e tutta la pianura e tutti gli abitanti delle città e quanto cresceva sul suolo.