Commento, spiegazione e studio di Genesi 22:14-24, verso per verso
E Abrahamo pose nome a quel luogo Iehovah-jireh. Per questo si dice oggi: "Al monte dell'Eterno sarà provveduto".
L'angelo dell'Eterno chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta, e disse:
"Io giuro per me stesso, dice l'Eterno, che, siccome tu hai fatto questo e non m'hai rifiutato il tuo figliuolo, l'unico tuo,
io certo ti benedirò e moltiplicherò la tua progenie come le stelle del cielo e come la rena ch'è sul lido del mare; e la tua progenie possederà la porta de' suoi nemici.
E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie, perché tu hai ubbidito alla mia voce".
Poi Abrahamo se ne tornò ai suoi servitori; e si levarono, e se n'andarono insieme a Beer-Sceba. E Abrahamo dimorò a Beer-Sceba.
Dopo queste cose avvenne che fu riferito ad Abrahamo questo: "Ecco Milca ha partorito anch'ella de' igliuoli a Nahor, tuo fratello:
Uz, suo primogenito, Buz suo fratello, Kemuel padre d'Aram,
Kesed, Hazo, Pildash, Jidlaf e Bethuel".
E Bethuel generò Rebecca. Questi otto Milca partorì a Nahor, fratello d'Abrahamo.
E la concubina di lui, che si chiamava Reumah, partorì anch'essa Thebah, Gaam, Tahash e Maaca.