Commento, spiegazione e studio di Genesi 25:22-34, verso per verso
E i bambini si urtavano nel suo seno; ed ella disse: "Se così è, perché vivo?" E andò a consultare l'Eterno.
E l'Eterno le disse: "Due nazioni sono nel tuo seno, e due popoli separati usciranno dalle tue viscere. Uno dei due popoli sarà più forte dell'altro, e il maggiore servirà il minore".
E quando venne per lei il tempo di partorire, ecco ch'ella aveva due gemelli nel seno.
E il primo che uscì fuori era rosso, e tutto quanto come un mantello di pelo; e gli fu posto nome Esaù.
Dopo uscì il suo fratello, che con la mano teneva il calcagno di Esaù; e gli fu posto nome Giacobbe. Or sacco era in età di sessant'anni quando Rebecca li partorì.
I due fanciulli crebbero, ed Esaù divenne un esperto cacciatore, un uomo di campagna, e Giacobbe un uomo tranquillo, che se ne stava nelle tende.
Or Isacco amava Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto; e Rebecca amava Giacobbe.
Or come Giacobbe s'era fatto cuocere una minestra, Esaù giunse dai campi, tutto stanco.
Ed Esaù disse a Giacobbe: "Deh, dammi da mangiare un po' di cotesta minestra rossa; perché sono stanco". Per questo fu chiamato Edom.
E Giacobbe gli rispose: "Vendimi prima di tutto la tua primogenitura".
Ed Esaù disse: "Ecco io sto per morire; che mi giova la primogenitura?"
E Giacobbe disse: "Prima, giuramelo". Ed Esaù glielo giurò, e vendé la sua primogenitura a Giacobbe.
E Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Ed egli mangiò e bevve; poi si levò, e se ne andò. Così Esaù sprezzò la primogenitura.