• Genesi 26:6

    E Isacco dimorò in Gherar.

  • Genesi 26:7

    E quando la gente del luogo gli faceva delle domande intorno alla sua moglie, egli rispondeva: "E' mia sorella"; perché avea paura di dire: "E' mia moglie". "Non vorrei," egli pensava, "che la gente del luogo avesse ad uccidermi, a motivo di Rebecca". Poiché ella era di bell'aspetto.

  • Genesi 26:8

    Ora, prolungandosi quivi il suo soggiorno, avvenne che Abimelec re de' Filistei, mentre guardava dalla finestra, vide Isacco che scherzava con Rebecca sua moglie.

  • Genesi 26:9

    E Abimelec chiamò Isacco, e gli disse: "Certo, costei è tua moglie; come mai dunque, hai detto: E mia sorella?" E Isacco rispose: "Perché dicevo: Non vorrei esser messo a morte a motivo di lei".

  • Genesi 26:10

    E Abimelec: "Che cos'è questo che ci hai fatto? Poco è mancato che qualcuno del popolo si giacesse con tua moglie, e tu ci avresti tirato addosso una gran colpa".

  • Genesi 26:11

    E Abimelec diede quest'ordine a tutto il popolo: "Chiunque toccherà quest'uomo o sua moglie sia messo a morte".

  • Genesi 26:12

    Isacco seminò in quel paese, e in quell'anno raccolse il centuplo; e l'Eterno lo benedisse.

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