Commento, spiegazione e studio di Genesi 27:19-23, verso per verso
E Giacobbe disse a suo padre: "Sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu m'hai detto. Deh, lèvati, mettiti a sedere e mangia della mia caccia, affinché l'anima tua mi benedica".
E Isacco disse ai suo figliuolo: "Come hai fatto a trovarne così presto, figliuol mio?" E quello rispose: Perché l'Eterno, il tuo Dio, l'ha fatta venire sulla mia via".
E Isacco disse a Giacobbe: "Fatti vicino, figliuol mio, ch'io ti tasti, per sapere se sei proprio il mio figliuolo Esaù, o no".
Giacobbe dunque s'avvicinò a Isacco suo padre e, come questi l'ebbe tastato, disse: "La voce è la voce di Giacobbe; ma le mani son le mani d'Esaù".
E non lo riconobbe, perché le mani di lui eran pelose come le mani di Esaù suo fratello: e lo benedisse. E disse: