Commento, spiegazione e studio di Genesi 27:21-23, verso per verso
E Isacco disse a Giacobbe: "Fatti vicino, figliuol mio, ch'io ti tasti, per sapere se sei proprio il mio figliuolo Esaù, o no".
Giacobbe dunque s'avvicinò a Isacco suo padre e, come questi l'ebbe tastato, disse: "La voce è la voce di Giacobbe; ma le mani son le mani d'Esaù".
E non lo riconobbe, perché le mani di lui eran pelose come le mani di Esaù suo fratello: e lo benedisse. E disse: