Commento, spiegazione e studio di Genesi 27:8-12, verso per verso
Or dunque, figliuol mio, ubbidisci alla mia voce e fa' quello ch'io ti comando.
Va' ora al gregge e prendimi due buoni capretti; e io ne farò una pietanza saporita per tuo padre, di quelle che gli piacciono.
E tu la porterai a tuo padre, perché la mangi, e così ti benedica prima di morire".
E Giacobbe disse a Rebecca sua madre: "Ecco, Esaù mio fratello è peloso, e io no.
Può darsi che mio padre mi tasti; sarò allora da lui reputato un ingannatore, e mi trarrò addosso una maledizione, invece di una benedizione".