• Genesi 28:10

    Or Giacobbe partì da Beer-Sceba e se n'andò verso Charan.

  • Genesi 28:11

    Capitò in un certo luogo, e vi passò la notte, perché il sole era già tramontato. Prese una delle pietre del luogo, la pose come suo capezzale e si coricò quivi.

  • Genesi 28:12

    E sognò; ed ecco una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco gli angeli di io, che salivano e scendevano per la scala.

  • Genesi 28:13

    E l'Eterno stava al disopra d'essa, e gli disse: "Io sono l'Eterno, l'Iddio d'Abrahamo tuo padre e l'Iddio d'Isacco; la terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua progenie;

  • Genesi 28:14

    e la tua progenie sarà come la polvere della terra, e tu ti estenderai ad occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzodì; e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua progenie.

  • Genesi 28:15

    Ed ecco, io son teco, e ti guarderò dovunque tu andrai, e ti ricondurrò in questo paese; poiché io non ti abbandonerò prima d'aver fatto quello che t'ho detto".

  • Genesi 28:16

    E come Giacobbe si fu svegliato dal suo sonno, disse: "Certo, l'Eterno è in questo luogo ed io non lo sapevo!"

  • Genesi 28:17

    Ed ebbe paura, e disse: "Com'è tremendo questo luogo! Questa non è altro che la casa di Dio, e questa è la porta del cielo!"

  • Genesi 28:18

    E Giacobbe si levò la mattina di buon'ora, prese la pietra che avea posta come suo capezzale, la eresse in monumento, e versò dell'olio sulla sommità d'essa.

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