Commento, spiegazione e studio di Genesi 30:35-43, verso per verso
E quello stesso giorno mise da parte i becchi striati e vaiolati e tutte le capre macchiate e vaiolate, tutto quello che avea del bianco e tutto quel ch'era nero fra gli agnelli, e li affidò ai suoi figliuoli.
E Labano frappose la distanza di tre giornate di cammino fra se e Giacobbe; e Giacobbe pascolava il rimanente de' greggi di Labano.
E Giacobbe prese delle verghe verdi di pioppo, di mandorlo e di platano; vi fece delle scortecciature bianche, mettendo allo scoperto il bianco delle verghe.
Poi collocò le verghe che avea scortecciate, in vista delle pecore, ne' rigagnoli, negli abbeveratoi dove le pecore venivano a bere; ed entravano in caldo quando venivano a bere.
Le pecore dunque entravano in caldo avendo davanti quelle verghe, e figliavano agnelli striati, macchiati e vaiolati.
Poi Giacobbe metteva da parte questi agnelli, e faceva volger gli occhi delle pecore verso tutto quello ch'era striato e tutto quel ch'era nero nel gregge di Labano. Egli si formò così dei greggi a parte, che non unì ai greggi di Labano.
Or avveniva che, tutte le volte che le pecore vigorose del gregge entravano in caldo, Giacobbe metteva le verghe ne' rigagnoli, in vista delle pecore, perché le pecore entrassero in caldo vicino alle verghe;
ma quando le pecore erano deboli, non ve le metteva; così gli agnelli deboli erano di Labano, e i vigorosi di Giacobbe.
E quest'uomo diventò ricco oltremodo, ed ebbe greggi numerosi, serve, servi, cammelli e asini.