Commento, spiegazione e studio di Genesi 31:1-13, verso per verso
Or Giacobbe udì le parole de' figliuoli di Labano, che dicevano: "Giacobbe ha tolto tutto quello che era di nostro padre; e con quello ch'era di nostro padre, s'è fatto tutta questa ricchezza".
Giacobbe osservò pure il volto di Labano; ed ecco, non era più, verso di lui, quello di prima.
E l'Eterno disse a Giacobbe: "Torna al paese de' tuoi padri e al tuo parentado; e io sarò teco".
E Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lea perché venissero ai campi, presso il suo gregge, e disse loro:
"Io vedo che il volto di vostro padre non è più, verso di me, quello di prima; ma l'Iddio di mio padre è stato meco.
E voi sapete che io ho servito il padre vostro con tutto il mio potere,
mentre vostro padre m'ha ingannato e ha mutato il mio salario dieci volte; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male.
Quand'egli diceva: I macchiati saranno il tuo salario, tutto il gregge i figliava agnelli macchiati; e quando diceva: Gli striati saranno il tuo salario, tutto il gregge figliava agnelli striati.
Così Iddio ha tolto il bestiame a vostro padre, e me l'ha dato.
E una volta avvenne, al tempo che le pecore entravano in caldo, ch'io alzai gli occhi, e vidi, in sogno, che i maschi che montavano le femmine, erano striati macchiati o chiazzati.
E l'angelo di Dio mi disse nel sogno: Giacobbe! E io risposi: Eccomi!
Ed egli: Alza ora gli occhi e guarda; tutti i maschi che montano le femmine, sono striati, macchiati o chiazzati; perché ho veduto tutto quel che Labano ti fa.
Io son l'Iddio di Bethel, dove tu ungesti un monumento e mi facesti un voto, Ora lèvati, partiti da questo paese, e torna al tuo paese natìo".