Commento, spiegazione e studio di Genesi 31:25-32, verso per verso
Labano dunque raggiunse Giacobbe. Or Giacobbe avea piantato la sua tenda sul monte; e anche abano e i suoi fratelli avean piantato le loro, sul monte di Galaad.
Allora Labano disse a Giacobbe: "Che hai fatto, partendoti da me furtivamente, e menando via le mie figliuole come prigioniere di guerra?
Perché te ne sei fuggito di nascosto, e sei partito da me furtivamente, e non m'hai avvertito? Io t'avrei accomiatato con gioia e con canti, a suon di timpano di cetra.
E non m'hai neppur permesso di baciare i miei figliuoli e le mie figliuole! Tu hai agito stoltamente.
Ora è in poter mio di farvi del male; ma l'Iddio del padre vostro mi parlò la notte scorsa, dicendo: Guardati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male.
Ora dunque te ne sei certo andato, perché anelavi alla casa di tuo padre; ma perché hai rubato i miei dèi?"
E Giacobbe rispose a Labano: "Egli è che avevo paura, perché dicevo fra me che tu m'avresti potuto ogliere per forza le tue figliuole.
Ma chiunque sia colui presso il quale avrai trovato i tuoi dèi, egli deve morire! In presenza dei nostri fratelli, riscontra ciò ch'è tuo fra le cose mie, e prenditelo!" Or Giacobbe ignorava che Rachele avesse rubato gl'idoli.