Commento, spiegazione e studio di Genesi 32:7-20, verso per verso
Allora Giacobbe fu preso da gran paura ed angosciato; divise in due schiere la gente ch'era con lui, i greggi, gli armenti, i cammelli, e disse:
"Se Esaù viene contro una delle schiere e la batte, la schiera che rimane potrà salvarsi".
Poi Giacobbe disse: "O Dio d'Abrahamo mio padre, Dio di mio padre Isacco! O Eterno, che mi dicesti: Torna al tuo paese e al tuo parentado e ti farò del bene,
io son troppo piccolo per esser degno di tutte le benignità che hai usate e di tutta la fedeltà che hai dimostrata al tuo servo; poiché io passai questo Giordano col mio bastone, e ora son divenuto due schiere.
Liberami, ti prego, dalle mani di mio fratello, dalle mani di Esaù; perché io ho paura di lui e temo che venga e mi dia addosso, non risparmiando né madre né bambini.
E tu dicesti: Certo, io ti farò del bene, e farò diventare la tua progenie come la rena del mare, la quale non si può contare da tanta che ce n'è".
Ed egli passò quivi quella notte; e di quello che avea sotto mano prese di che fare un dono al suo fratello Esaù:
duecento capre e venti capri, duecento pecore e venti montoni,
trenta cammelle allattanti coi loro parti, quaranta vacche e dieci tori, venti asine e dieci puledri.
E li consegnò ai suoi servi, gregge per gregge separatamente, e disse ai suoi servi: "Passate dinanzi a me, e fate che vi sia qualche intervallo fra gregge e gregge".
E dette quest'ordine al primo: "Quando il mio fratello Esaù t'incontrerà e ti chiederà: Di chi sei? dove vai? a chi appartiene questo gregge che va dinanzi a te?
tu risponderai: Al tuo servo Giacobbe, è un dono inviato al mio signore Esaù; ed ecco, egli stesso vien dietro a noi".
E dette lo stesso ordine al secondo, al terzo, e a tutti quelli che seguivano i greggi, dicendo: "In questo modo parlerete a Esaù, quando lo troverete,
e direte: "Ecco il tuo servo Giacobbe, che viene egli stesso dietro a noi". Perché diceva: "Io lo placherò col dono che mi precede, e, dopo, vedrò la sua faccia; forse, mi farà buona accoglienza".