Commento, spiegazione e studio di Genesi 37:23-28, verso per verso
Quando Giuseppe fu giunto presso i suoi fratelli, lo spogliarono della sua veste, della veste lunga con le maniche che aveva addosso;
lo presero e lo gettarono nella cisterna. Or la cisterna era vuota; non c'era punt'acqua.
Poi si misero a sedere per prender cibo; e avendo alzati gli occhi, ecco che videro una carovana d'Ismaeliti, che veniva da Galaad, coi suoi cammelli carichi di aromi, di balsamo e di mirra, che portava in Egitto.
E Giuda disse ai suoi fratelli: "Che guadagneremo a uccidere il nostro fratello e a nascondere il suo sangue?
Venite, vendiamolo agl'Ismaeliti, e non lo colpisca la nostra mano, poiché è nostro fratello, nostra carne". E i suoi fratelli gli diedero ascolto.
E come que' mercanti Madianiti passavano, essi trassero e fecero salire Giuseppe su dalla cisterna, e lo vendettero per venti sicli d'argento a quegl'Ismaeliti. E questi menarono Giuseppe in Egitto.