Commento, spiegazione e studio di Genesi 38:12-23, verso per verso
Passaron molti giorni, e morì la figliuola di Shua, moglie di Giuda; e dopo che Giuda si fu consolato, salì da quelli che tosavan le sue pecore a Timna; egli col suo amico Hira, l'Adullamita.
Di questo fu informata Tamar, e le fu detto: "Ecco, il tuo suocero sale a Timna a tosare le sue pecore".
Allora ella si tolse le vesti da vedova, si coprì d'un velo, se ne avvolse tutta, e si pose a sedere alla porta di Enaim, ch'è sulla via di Timna; poiché vedeva che Scela era cresciuto, e nondimeno, lei non gli era stata data per moglie.
Come Giuda la vide, la prese per una meretrice, perch'essa aveva il viso coperto.
E accostatosi a lei sulla via, le disse: "Lasciami venire da te!" Poiché non sapeva ch'ella fosse sua nuora. Ed ella rispose: "Che mi darai per venire da me?"
Ed egli le disse: "Ti manderò un capretto del mio gregge". Ed ella: "Mi darai tu un pegno finché tu me l'abbia mandato?"
Ed egli: "Che pegno ti darò?" E l'altra rispose: "Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano". Egli glieli dette, andò da lei, ed ella rimase incinta di lui.
Poi ella si levò, e se ne andò; si tolse il velo, e si rimise le vesti da vedova.
E Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico, l'Adullamita, affin di ritirare il pegno di man di quella donna; ma egli non la trovò.
Interrogò la gente del luogo, dicendo: "Dov'è quella meretrice che stava a Enaim, sulla via?" E quelli risposero: "Qui non c'è stata alcuna meretrice".
Ed egli se ne tornò a Giuda, e gli disse: "Non l'ho trovata; e, per di più, la gente del luogo m'ha detto: Qui non c'è stata alcuna meretrice".
E Giuda disse: "Si tenga pure il pegno, che non abbiamo a incorrere nel disprezzo. Ecco, io ho mandato questo capretto, e tu non l'hai trovata".