Commento, spiegazione e studio di Genesi 44:20-30, verso per verso
E noi rispondemmo al mio signore: Abbiamo un padre ch'è vecchio, con un giovane figliuolo, natogli nella vecchiaia; il fratello di questo è morto, talché egli è rimasto solo de' figli di sua madre; e suo padre l'ama.
Allora tu dicesti ai tuoi servitori: Menatemelo, perch'io lo vegga co' miei occhi.
E noi dicemmo al mio signore: Il fanciullo non può lasciare suo padre; perché, se lo lasciasse, suo padre morrebbe.
E tu dicesti ai tuoi servitori: Se il vostro fratello più giovine non scende con voi, voi non vedrete più la mia faccia.
E come fummo risaliti a mio padre, tuo servitore, gli riferimmo le parole del mio signore.
Poi nostro padre disse: Tornate a comprarci un po' di viveri.
E noi rispondemmo: Non possiamo scender laggiù; se il nostro fratello più giovine verrà con noi, scenderemo; perché non possiamo veder la faccia di quell'uomo, se il nostro fratello più giovine non è con noi.
E mio padre, tuo servitore, ci rispose: Voi sapete che mia moglie mi partorì due figliuoli;
l'un d'essi si partì da me, e io dissi: Certo egli è stato sbranato; e non l'ho più visto da allora;
e se mi togliete anche questo, e se gli avviene qualche disgrazia, voi farete scendere con dolore la mia canizie nel soggiorno de' morti.
Or dunque, quando giungerò da mio padre, tuo servitore, se il fanciullo, all'anima del quale la sua è egata, non è con noi,