Commento, spiegazione e studio di Geremia 13:20-27, verso per verso
Alzate gli occhi, e guardate quelli che vengono dal settentrione; dov'è il gregge, il magnifico gregge, che t'era stato dato?
Che dirai tu quand'Egli ti punirà? Ma tu stessa hai insegnato ai tuoi amici a dominar su te. Non ti piglieranno i dolori, come piglian la donna che sta per partorire?
E se tu dici in cuor tuo: "Perché m'avvengon queste cose?" Per la grandezza della tua iniquità i lembi della tua veste ti son rimboccati, e i tuoi calcagni sono violentemente scoperti.
Un moro può egli mutar la sua pelle o un leopardo le sue macchie? Allora anche voi, abituati come siete a fare il male, potrete fare il bene?
E io li disperderò, come stoppia portata via dal vento del deserto.
E' questa la tua sorte, la parte ch'io ti misuro, dice l'Eterno, perché tu m'hai dimenticato, e hai riposto la tua fiducia nella menzogna.
E io pure ti rovescerò i lembi della veste sul viso, sì che si vegga la tua vergogna.
Io ho visto le tue abominazioni, i tuoi adulteri, i tuoi nitriti, l'infamia della tua prostituzione sulle colline e per i campi. Guai a te, o Gerusalemme! Quando avverrà mai che tu ti purifichi?"